La ceramica delle donne che conquista il Mondo
di Maria Gabriella Alfano
Dal 21 al 25 agosto, Cava de’ Tirreni, Vietri Sul Mare e Pontecagnano ospiteranno la settima edizione del Matres, Festival Internazionale di Ceramica Femminile. Particolarmente ricco il programma che comprende mostre, visite guidate, workshop, presentazioni di libri, performance, laboratori aperti a tutti, cotture raku, mercatini e tanto altro.
L’inaugurazione si svolgerà mercoledì 21 alle ore 19:00 presso il Complesso Monumentale di San Giovanni a Cava de’ Tirreni, altri eventi sono previsti a Pontecagnano Faiano e a Vietri sul Mare.
La partecipazione di Paesi come Italia, Belgio, Francia, Austria, Spagna, Grecia, Irlanda, Svezia, Svizzera, Croazia, Lituania, Germania, Repubblica Ceca, Regno Unito, Russia, Cuba, Israele, Olanda, Turchia, Polonia, Tunisia, Algeria, Iran, Iraq, Giappone, Singapore, Argentina, Brasile, Cile, Corea del Sud, Thailandia, India e Sud Africa, conferma che il Festival è un punto di riferimento internazionale nel mondo della ceramica femminile.
Bellissime le ceramiche in mostra, una vetrina colorata e multietnica, espressione della creatività delle donne di tutto il Mondo.
Degni di nota i numeri di questa settima edizione: 200 artiste partecipanti, 300 opere in mostra nelle tre città, un calendario denso di eventi tra cui 14 mostre, di cui una dedicata all’artista ceramista Irene Kowaliska curata da Maria Grazia Gargiulo e un’altra sulle urne cinerarie curata dall’artista spagnola Nuria Pozas.
Il Matres Festival è organizzato dall’APS Pandora Artiste Ceramiste di Cava de’ Tirreni, costituita nel 2013 e diventata un punto di riferimento nel mondo della ceramica, sia in Italia che a livello internazionale. Fondata con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’arte ceramica “al femminile”, Pandora ha saputo coinvolgere in progetti ed eventi di grande impatto culturale numerose ceramiste provenienti non solo dall’Italia ma anche da altri Paesi.
Per Annarita Fasano, presidente di Pandora, questi sono giornate pienissime. Con l’arrivo delle artiste da tutto il Mondo, le opere da sistemare e la risoluzione di problemi organizzativi e burocratici nei tre comuni coinvolti, Annarita è impegnata su tutti i fronti. Tuttavia, trova il tempo per parlarci di questa iniziativa che porta avanti con grande passione, insieme a un gruppo di compagne di viaggio altrettanto motivate.
Come è nata l’idea del Matres Festival?
Il Matres Festival è nato dall’esigenza di rappresentare artisticamente la dimensione femminile, rivolgendosi a tutti i settori della società. La notorietà e l’importanza degli artisti italiani e internazionali che partecipano la rendono la più grande manifestazione ceramica del Sud Italia e una delle più rilevanti a livello mondiale, grazie alla sua alta qualità e alla sua identità femminile.
Quali sono i suoi principali obiettivi?
Il nostro principale obiettivo è sostenere le donne attraverso le creazioni ceramiche. Per noi la ceramica non è solo un mezzo artistico, ma anche uno strumento educativo e creativo, capace di promuovere il rispetto di sé e degli altri. Questa visione si riflette nell’ambivalente natura della ceramica, “resistenza nella fragilità”, una qualità che Pandora riconosce come particolarmente significativa per le donne. Siamo convinte che la ceramica ha un ruolo centrale nel processo culturale di cambiamento.
Il tema di quest’anno è il Primitivismo, l’influenza delle antiche produzioni sulla ceramica contemporanea. Cosa ha ispirato questa scelta?
Il Primitivismo ci fa riscoprire le origini e a tornare a un’estetica primordiale, ispirata dalle culture antiche. Questo ritorno al passato non è nostalgico, ma mira a unire diverse influenze culturali e ideologiche, promuovendo un’integrazione positiva. Il primitivismo è visto come un modo per vivere in armonia con la natura, riducendo l’impatto ambientale, senza dimenticare le esigenze della società moderna.
Un tema di grande attualità…
Infatti. In questo contesto, gli artisti esplorano una creatività essenziale e universale, spesso utilizzando materiali di scarto o naturali per creare un nuovo tipo di arte e design che celebra l’autenticità e la forza, soprattutto quella delle donne, sfidando le concezioni tradizionali e i ruoli di genere imposti dalla cultura occidentale.
Quest’anno, all’interno del Matres, ci sarà anche uno spazio dedicato alla disabilità…
Pandora è impegnata da tempo in attività sociali, tra cui il progetto “Pandora Ability,” avviato nel 2014 per offrire opportunità sociali e professionali a persone con disabilità, permettendo loro di esprimere il proprio talento creativo. Nei giorni del Festival le ceramiste di Pandora Ability avranno l’opportunità di confrontarsi e formarsi con artiste internazionali che operano nel campo della ceramica e della disabilità. Le parole chiave della nostra mission sono arte, inclusività e innovazione.
Quali sono state le principali sfide nell’organizzare questa settima edizione del Festival?
Quest’anno, l’organizzazione è stata particolarmente difficile. L’assenza dei fondi di coesione ha avuto un impatto significativo sul nostro programma. Avremmo voluto offrire un palinsesto ricco e variegato, come è accaduto nelle precedenti edizioni. Purtroppo, siamo state costrette a fare numerosi tagli, rinunciando alla partecipazione di molte artiste internazionali che avrebbero arricchito ulteriormente la manifestazione. È un vero peccato, perché il Matres Festival è diventato un motore internazionale che si muove da solo, tanto che riceviamo richieste di partecipazione già un anno prima dell’evento.
Una sconfitta anche per l’economia del territorio…
E’ proprio così. Il Matres Festival non solo promuove la cultura, ma porta anche ricchezza al territorio, contribuendo al turismo e al commercio locale. Stiamo dimostrando che la cultura può essere un motore per lo sviluppo economico e sociale, e spero che in futuro si investa di più in questo settore per trasformare il nostro territorio in un polo di attrazione internazionale. È deludente vedere che, nonostante il potenziale di crescita internazionale che potremmo raggiungere, è mancato il supporto a livello locale.
Alla fine siete riuscite comunque a organizzare un evento di grande appeal, con un ambizioso programma…
Ci siamo riuscite grazie al supporto di alcuni sponsor, di Aziende del Nord Italia e all’autofinanziamento delle socie di Pandora che hanno contribuito a coprire parte delle spese.
Torniamo a temi più generali. In che modo il Matres Festival contribuisce a promuovere l’arte delle donne ceramiste?
Il Matres offre alle donne uno spazio per valorizzare le proprie abilità e acquisire visibilità a livello artistico e sociale. Promuove il rispetto dei diritti umani, l’eliminazione delle discriminazioni e il supporto al lavoro femminile, con particolare attenzione alle ceramiste provenienti da Paesi con restrizioni. Il Festival facilita percorsi di formazione e promuove il dialogo internazionale, costruendo relazioni con enti e associazioni per un nuovo immaginario collettivo che parte dalle donne, nel rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, all’interno di un’economia circolare anche nel settore ceramico.
Quest’anno, Cuba e Iran sono ospiti d’onore…
Sia Cuba che l’Iran hanno una ricca tradizione ceramica. I legami con questi due Paesi, avviati con l’Iran dal 2018 e con Cuba l’anno scorso, offrono un’opportunità unica per celebrare la loro cultura, nonostante le difficoltà legate alle vicende politiche e alla guerra. Il Festival dedica loro uno spazio speciale con mostre e dimostrazioni per condividere la bellezza delle loro opere, affrontando anche la realtà delle donne iraniane attraverso l’arte. Siamo consapevoli delle sfide che Iran e Cuba affrontano a causa degli embarghi e della guerra, ma crediamo che l’arte possa rappresentare un momento straordinario di condivisione e comprensione interculturale.
Il Matres Festival è focalizzato sull’empowerment femminile. In che modo può aiutare le donne a sviluppare e realizzare i propri progetti creativi?
Il Festival riunisce donne creative e professioniste da vari settori, creando un ambiente ideale per fare networking. Le partecipanti possono incontrare potenziali collaboratori o investitori, essenziali per far crescere i propri progetti. Siamo convinte che partecipare a un evento che celebra il talento femminile in un ambiente solidale può rafforzare l’autostima e la determinazione, due elementi cruciali per portare avanti progetti creativi a lungo termine.
Quali sono i piani dell’Associazione Pandora per il futuro del Matres Festival? Ci sono idee o progetti che vorreste sviluppare nelle prossime edizioni?
Abbiamo programmi ambiziosi per il futuro del Matres Festival. Puntiamo ad espandere l’evento a livello internazionale, coinvolgendo più artiste e pubblico da tutto il Mondo. Stiamo anche sviluppando una piattaforma digitale per workshop e mostre virtuali, migliorando l’accessibilità. Inoltre, continueremo a valorizzare le tradizioni artigianali sostenibili e a rafforzare l’aspetto educativo con programmi di formazione continua.