
di Claudia Izzo-
Se, come sosteneva il celebre fotografo Philippe Halsman,“Con un salto, la maschera cade. La persona reale si rende visibile”, è con un salto che si è aperta l’ultima sezione della Mostra Diffusa “Lampi di Genio” con la riapertura al pubblico dello scalone monumentale, della fontana e della corte di Palazzo Ruggi in via Tasso, a Salerno, sede della Soprintendenza. A dar vita al goliardico salto di apertura, Marco Russo, Presidente dell’Associazione Culturale Tempi Moderni, organizzatrice della mostra, e Raffella Bonaudo, Dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino che ha affermato: “Niente tagli del nastro, ma un salto in leggerezza sulle tracce di Halsman, per aprire anche i nostri spazi ai visitatori e avere un contatto reale anche per illustrare il nostro lavoro quotidiano”.
Halsman, fotografo lèttone, fu infatti l’ideatore della tecnica dello “jamping style”, tecnica che consiste nel riprendere fotograficamente i soggetti mentre saltavano per poterne cogliere immagini spontanee e più naturali possibili.

Gli scatti di Philippe Halsman, nella mostra organizzata da Tempi Moderni e curata da Alessandra Mauro, sono esposti a Palazzo Fruscione e nella Mostra Diffusa presso il Chiostro del Monastero di San Nicola della Palma, Fondazione Ebris; Salone delle Esposizioni e Cappella di San Ludovico dell’Archivio di Stato; la Corte di Palazzo Guerra del Comune di Salerno; il Foyer del Teatro Giuseppe Verdi e da oggi lo Scalone Monumentale di palazzo Ruggi D’Aragona, dopo un restauro di due anni.
Qui ritroviamo tre scatti del maestro lèttone, uno del balletto del New ork City Ballet e due del regista e mimo francese Jacques Tati, 1954, “che con i suoi film realizza una velata e divertente critica alla società occidentale”, Tati viene ritratto nella sua celebre partita a tennis, del film “Les vacances de M. Hulot” “diventa il pretesto per una sequenza in studio”. Un altro lampo di genio di Halsman che contamina questo nuovo luogo della Mostra Diffusa.
“Oggi si completa l’ultima sezione della mostra diffusa “Lampi di Genio” di Philippe Halsman, con la riapertura al pubblico dello scalone monumentale di Palazzo Ruggi con la sua corte e la fontana del Tritone, oggetto di un lungo e laborioso recupero architettonico,” ha affermato Marco Russo. “Devo ringraziare la Soprintendenza, nella persona della dott.ssa Raffaella Bonaudo, che ha consentito, con spirito di grande partecipazione, alla costruzione del dialogo tra le fotografie di Halsman e gli spazi di questo luogo storico.
Da sabato mattina sarà ritirabile a Palazzo Fruscione -dove, lo ricordiamo, vi è con oltre 100 immagini, il corpus principale della mostra- un’agile guida ai i luoghi della mostra diffusa che spero possa agevolare visitatori e turisti, a conoscere, allo stesso tempo, l’opera di Halsman e la bellezza della nostra città. “
“Il restauro”, ha commentato la dr.ssa. Bonaudo,” è stato realizzato con i fondi del Ministero per il Programma Operativo Complementare POC , il finanziamento è di 600mila euro e parte è andata per il restauro della fontana, dello scalone e per il ripristino del cortile. Il finanziamento prevedeva anche la risistemazione di un piccolo museo digitale, nostro prossimo step. Ci abbiamo tenuto ad aprire questa mostra per restituire questo luogo a questo percorso straordinario dei Lampi di Genio di Halsman. Sono state scelte delle fotografie calibrate alla tipologia dello scalone, in contrasto con la sua monumentalità, ma ben integrata in modo che lo scalone diventasse leggero. la finalità è di aprire quanto più possibile alla città, restituire questo restauro con la speranza che questa parte del Centro Storico diventi quanto più fruibile. La mostra resta aperta dalle 8,00 alle ore 18,00. Io sono contenta davvero, è una delle cose più belle che abbiamo fatto, come Soprintendenza siamo molto orgogliosi.”
In copertina fotografia di Tiziana Varani-Lab 147