Dal 20 al 27 ottobre saranno esposte alcune opere di Bartolomeo Gatto, artista scomparso nel 2021. L’installazione prenderà luogo nella nuova struttura “Santissima”, l’ex ospedale militare nella zona di confine tra i quartieri spagnoli e il Vomero. La famosa struttura originaria del diciassettesimo secolo era stata oggetto più volte di ipotesi di ristrutturazione.
Oggi prende vita un importante progetto grazie alla società “Urban Value SRL” che ospiterà “Attiva Cultural Projects ETS”, e l’oramai celeberrimo “art days – Napoli Campania, la foresta di fili”. L’ex ospedale militare sarà il centro delle attività degli Art Days dove si svolgeranno diverse mostre di artisti affermati a livello internazionale.
Napoli vedrà l’installazione “decostruzione e costruzione del paesaggio”, una molteplicità di cubi su cui Bartolomeo Gatto imprigiona le immagini tradizionali e li utilizza per una esplorazione della realtà che frammenta e ricompone.
La composizione invita lo spettatore a un’interazione attiva. Spostando e combinando i cubi, l’osservatore può creare infinite configurazioni, ognuna delle quali racconta una storia diversa. In questo modo si riesce a costruire il proprio universo visivo.
I cubi, realizzati all’inizio degli anni’90 sono in Legno e dipinti uno ad uno. In questo modo si conferisce all’opera una qualità organica e tangibile, rendendo i mondi rappresentati su ogni cubo ancora più affascinanti nella loro varietà tattile e visiva. I colori e le forme dipinte sfidano la tradizionale percezione bidimensionale della pittura, esplodendo in una tridimensionalità che coinvolge lo spazio e il movimento. Gatto “imprigiona” in ogni cubo una porzione di realtà, ma è solo attraverso la loro combinazione che emerge un quadro più completo e complesso. Questo atto di decostruire e costruire rispecchia la frammentazione della conoscenza, suggerendo che la verità non è mai univoca ma sempre molteplice e in divenire. Decostruzione e Costruzione del Paesaggio celebra la pluralità delle prospettive e la capacità dell’arte di trasformare la percezione della realtà in un’avventura creativa.
“Avvicinarsi ad un artista può anche avvenire attraverso la visione di piccoli frammenti, dando uno sguardo dal buco della serratura a qualche sua opera, in un incontro, se vogliamo anche fugace e occasionale. E’ proprio nella Foresta di fili di Artdays a Napoli che abbiamo voluto inserire un piccolo segno di Bartolomeo Gatto, artista che per 50 anni ha dato tanto alla sua terra e all’arte, e che speriamo possa continuare a dare per molto tempo ancora” afferma Davide Gatto, presidente della Fondazione dedicata a Bartolomeo Gatto. “La scelta è caduta su un luogo speciale, vecchio ma nuovo. Speriamo che il nostro contributo possa aiutare a rigenerare quella struttura e fare si, come nel Giapponese Kintsugi, l’ospedale militare nuovo diventi un luogo migliore di quello che fu costruito”.
La mostra sarà visitabile dal 20 al 27 Ottobre, nei giorni feriali il pomeriggio, sabato e domenica intera giornata.